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Svolta sulla fusione nucleare: dopo il petrolio evitiamo altri ricatti L’energia dovrebbe essere un

Svolta sulla fusione nucleare: dopo il petrolio evitiamo altri ricatti L’energia dovrebbe essere un

 

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2022
(13 dicembre)

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Intervista a Marco de Angelis
da parte di Greta Lorusso del quotidiano nazionale "La Notizia"

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Titolo

"Svolta sulla fusione nucleare: dopo il petrolio evitiamo altri ricatti
L’energia dovrebbe essere un bene accessibile a tutti”
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(scelto dal giornale, non rappresenta necessariamente
il punto di vista centrale dell’intervista)
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Pubblicazione digitale e cartacea: sì, qui
(La Notizia del 13 dicembre 2022)

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Pubblicazione solo digitale: sì, qui sotto 

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Una fonte di energia pulita e potenzialmente illimitata: è questo il sogno della fusione nucleare, ossia la produzione di energia che imita le reazioni che avvengono nel cuore delle stelle. E’ un processo molto diverso rispetto alla fissione nucleare, che produce energia sfruttando il fenomeno della scissione degli atomi. Gli scienziati americani sarebbero a una svolta sulla fusione nucleare.


1-    Professore secondo Lei questa sarebbe una svolta epocale sul fronte dell’approvvigionamento dell’energia?


Sicuramente si tratterebbe di un progresso tecnologico significativo, ma personalmente preferisco seguire quanto sostenuto dal grande storico britannico Arnold Toynbee, il quale nel suo bellissimo libro “Il racconto dell’Uomo. Cronaca dell’incontro del genere umano con la Madre Terra” del 1976 sostenne l’idea che negli ultimi duecento anni l’umanità ha compiuto enormi progressi nel campo scientifico e tecnologico, ma scarsissimi in quello umanistico e spirituale. Per questo motivo egli concludeva il libro esortando l’umanità futura più a coltivare il proprio spirito, la propria umanità, l’etica per intenderci, che non a investire tutte le proprie energie ancora nella tecnologia. Il punto fondamentale per Toynbee è che l’umanità non sia adeguata culturalmente e moralmente allo sviluppo tecnologico che essa stessa ha promosso, essa lo deve, per così dire, raggiungere, tale sviluppo ci sta davanti e pertanto al momento non siamo in grado di gestirlo. Abbiamo creato un mostro che rischiamo di non saper governare, poiché non abbiamo sviluppato parallelamente la nostra coscienza, rendendola tanto matura da poter gestire siffatta potenza. Ogni giorno muoiono bambini e innocenti in modo del tutto inutile, spesso vittime proprio della nostra tecnologia, e non certo per cause dovute alla non ancora realizzata fusione nucleare. Sono ben altri i problemi dell’umanità, purtroppo, e non derivano da scoperte scientifiche o invenzioni tecnologiche non ancora effettuate. Solo la maturazione della nostra coscienza etica a livello globale potrà veramente renderci liberi di saper gestire la nostra tecnologia e non suoi schiavi. Abbiamo bisogno dunque di 200 anni di filosofia, non di fisica!


2- Il mondo potrebbe finalmente liberarsi dal ricatto del petrolio?


Il punto fondamentale è riflettere sul concetto di ‘ricatto’, magari estendendolo a tutte le fonti di energia. A tal proposito abbiamo moltissimo da imparare dai primi filosofi greci, i quali indicarono nell’acqua, nell’aria, nella terra e nel fuoco, nel senso diremmo oggi di ‘fonti di energia’, i 4 elementi fondamentali che sono alla base della vita e senza i quali l’umanità non può vivere. Questi beni non dovrebbero appartenere ad alcuna nazione, ma essere di tutti, indipendentemente dal luogo in cui essi per puro caso si trovano. Faccio un esempio: pensare che il gas, abbondante in Russia, appartenga solo a quel popolo è un errore teorico, perché nessuno può dirsi proprietario di uno dei 4 elementi fondamentali alla vita che per principio dovrebbero essere di tutti in quanto elementi indispensabili alla vita (ciò vale ovviamente per qualsiasi elemento fondamentale dovunque esso si trovi, quindi anche il petrolio americano dovrebbe essere di tutti e così via ecc. ecc.). Dobbiamo iniziare a pensare in termini globali, se vogliamo sopravvivere. Tutto appartiene a tutti ovvero, meglio ancora, a nessuno. Gli elementi fondamentali della vita devono essere da noi esseri umani, temporaneamente e casualmente in vita, soltanto gestiti, usandoli con cura e il meno possibile, e soprattutto preservati per chi verrà dopo di noi. Il ‘ricatto’ esiste perché pensiamo ancora in angusti termini nazionali e non cosmopolitici. Non c’identifichiamo come ‘cittadini del mondo’ e ciò produce tutto il male cui purtroppo assistiamo da millenni. Purtroppo un punto di vista di maturazione della coscienza generale siamo ancora nella preistoria, questo è il senso del discorso di Toynbee, e non siamo adeguati a un mondo che è invece globale e in cui i confini perdono ogni giorno sempre più senso. Il ‘ricatto’ è proprio un indizio di ciò,  lo supereremo quando entreremo nella storia, ossia quando penseremo in termini globali di condivisione e cooperazione per il bene di tutti, ma non sarà la fusione nucleare a determinare tale momento, bensì la maturazione della nostra coscienza come cittadini, temporanei e casuali, del mondo. 


3-    Come potrebbero cambiare gli equilibri economici e geopolitici mondiali?


Quando entreremo nella storia e metteremo in comune i 4 elementi fondamentali della vita, uno dei quali soltanto è il fuoco, ossia l’energia, allora avremo una Federazione mondiale degli Stati o, meglio ancora, uno Stato mondiale corrispondente alla società mondiale, che già esiste. Ripeto, non sarà la tecnologia a determinare tale cambiamento, ma soltanto il progresso della coscienza, ossia la filosofia. La tecnologia può facilitarlo oppure ostacolarlo, ma mai determinarlo. Purtroppo siamo ancora lontani da quest’obiettivo, anche se i primi passi, come per es. l’ONU, L’UE, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, fanno ben sperare, ma i progressi sono troppo lenti e poi ostacolati da inutili regressi, come per es. l’attuale del tutto inutile e evitabilissima guerra in Ucraina. 


4-  Si potrebbero sparigliare le carte tra i paesi aderenti all’Unione europea?


Non vedo come un fenomeno fisico possa modificare la coscienza europea. Ripeto che il fuoco è solo uno dei 4 elementi fondamentali, ce ne sono poi ben altri 3. Pensiamo all’aria per es., ossia al clima. Si preannunciano situazioni catastrofiche in diverse regioni del mondo nei prossimi decenni per l’aumento delle temperature, con possibili migrazioni di massa che potrebbero portare da noi in Europa decine di milioni di migranti anche in modo violento. Ciò ‘spariglierebbe’ moltissimo le carte e non solo in Europa. Pensiamo soltanto al ritorno del nazionalismo e quindi della destra, fenomeno purtroppo già in atto proprio in Europa e non per caso, ma appunto anche per un fenomeno migratorio incontrollato, destinato a crescere.  


5-   Gli Stati Uniti stanno rendendosi autonomi dalla dipendenza dei paesi produttori di elettronica adesso anche se sul fronte energetico potranno dirsi indipendenti quale ruolo che crede che potranno esercitare sullo scacchiere mondiale?  


Gli Stati Uniti per mentalità vogliono imporre una visione unipolare della convivenza sul pianeta Terra. Secondo tale visione il polo dominante sono ovviamente loro. Ciò è ovviamente rafforzato da qualsiasi potente innovazione tecnologica. Il sapere però si sviluppa in modo autonomo, ha una propria logica immanente di sviluppo, per cui le conoscenze che ha oggi un paese, le avranno domani gli altri paesi, almeno a livello di superpotenze. Alla fine almeno tra superpotenze ci sarà, quindi, sempre un certo equilibrio. Avremo un mondo multipolare che si sta delineando in modo chiarissimo proprio in seguito agli eventi bellicosi in Ucraina, alle sanzioni ecc. Dovremo trovare il modo per portare unità nella multipolarità, mentre credo che l’unipolarismo americano ben presto sarà respinto anche dall’Europa, o almeno me l’auguro. È un relitto storico, è obsoleto, con o senza fusione.

 

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