MENU
“Usa e Ue non vogliono la pace. La guerra durerà decenni”

“Usa e Ue non vogliono la pace. La guerra durerà decenni”

 

*

2023
(24 agosto)

*

Intervista a Marco de Angelis
da parte di Davide Manlio Ruffolo del quotidiano nazionale "La Notizia"

*

Titolo

"Usa e Ue non vogliono la pace.
La guerra durerà decenni"

(scelto dal giornale, non rappresenta necessariamente
il punto di vista centrale dell’intervista)
*

Pubblicazione digitale e cartacea: sì, qui
(La Notizia del 24 agosto 2023)

*

Pubblicazione solo digitale: sì, qui sotto 

*

 

1)  Dopo il fallito golpe, sul ribelle Prighozin è calato il sipario con un incidente aereo sospetto. Professor Marco De Angelis, secondo Lei questo evento allontana la pace in Ucraina oppure la avvicina?

“Diciamo che se per ‘pace’ intendiamo una situazione duratura e potenzialmente definitiva di non belligeranza, come quella che per es. abbiamo oggi tra gli Stati dell’Europa occidentale, una volta in continua guerra tra di loro, quanto accaduto a Prighozin non credo abbia alcuna influenza. Purtroppo la situazione tra le forze nazionaliste ucraine, sostenute dagli USA e dalla NATO, e la Russia è ormai così tesa che prima di poter arrivare a una vera e propria pace ci vorranno decenni e soprattutto cambiamenti profondi in ambito occidentale, in particolare europeo, più che russo. Per quanto riguarda l’obiettivo minimo di una tregua temporanea, occorrerà, invece, aspettare la reazione, se ci sarà, del gruppo Wagner, ma personalmente non credo ci possa essere. È comunque ancora troppo presto per poter esprimere un’opinione ben fondata dopo questo fantomatico incidente”.

 

2) Alla luce di quanto accaduto e a prescindere dalle responsabilità, come ne esce Putin?

“Putin a mio avviso ne esce bene, nel senso che è un presidente che sta dimostrando di saper comandare con polso fermo, ma senza eccessi, un paese di circa 150 milioni di abitanti, di etnie e religioni diverse, in guerra contro mezzo mondo, insomma non sta facendo una passeggiata. Per il momento la Russia ha raggiunto gli obiettivi dell’operazione militare speciale, c’è poco da dire. La guerra è già stavinta da parte russa, si tratta ora soltanto di capire come l’Occidente ne uscirà con una qualche dignità agli occhi del popolo elettore, dell’uomo comune che si beve la propaganda, perché agli occhi degli intellettuali e di coloro che vedono oltre la propaganda questa dignità è andata oramai del tutto persa.”

 

3) Cosa potrebbe comportare l’uccisione di Prighozin per la Wagner e per gli interessi in Africa della Russia?

“Credo che Prighozin, se veramente morto, sarà sostituito e tutto resterà più o meno come prima. Ci sono interessi talmente importanti in gioco che sono ben superiori al destino di un singolo uomo”.

 

4) Intanto negli Usa monta lo scetticismo sulla vittoria Ucraina mentre nell’Ue si continua a parlare di armi anche se spuntano timidi accenni alle trattative diplomatiche. Crede che nell’occidente stia cambiando il vento?

“Prima o poi la follia occidentale e soprattutto europea di partecipare anche se indirettamente a una guerra senza senso, che andava prima non provocata, poi subito fermata, terminerà. Dato che questa controffensiva seria si fa attendere e quel che abbiamo finora visto è costituito solo da atti terroristici di chi sa di non poter vincere la guerra e almeno cerca di arrecare il maggior numero di danni al nemico implicitamente già dichiarato vincitore, c’è da aspettarsi un rinsavimento in ordine progressivo della Germania, dell’Europa intera, soprattutto occidentale,e poi, infine, anche di GB e USA”.

 

5) Ieri c’è stato il primo dibattito tra i candidati repubblicani per la Casa Bianca. Da DeSantis a Ramaswamy, tutti hanno affermato che in caso di vittoria cesseranno di inviare armi a Kiev per occuparsi del confine con il Messico. Biden e i dem, invece, insistono sull’appoggio all’Ucraina. Secondo lei che peso avrà la guerra in Ucraina nelle elezioni Usa?

“Non conosco a fondo lo stato d’animo attuale del popolo americano, ma immagino che non sia proprio contentissimo di finanziare a suon di milioni di dollari una guerra in un paese che probabilmente quasi nessuno di loro conosce. Quindi immagino - e spero anche - che i dem ricevano una sonora sconfitta alle prossime elezioni e per qualche anno scompaiano come protagonisti dalla scena politica”.

 

*

 

I vostri commenti

This page has no comments yet

Pubblica un commento

Questo blog incoraggia i vostri commenti e se hai dubbi, idee o domande su qualsiasi argomento pubblicato, ti preghiamo di inserirli qui.
Per evitare spam e contenuti inappropriati, i commenti sono moderati dall'amministratore del blog.

Access your Dashboard

Hai dimenticato la password?

Se hai dimenticato la password, richiedila a noi.  Clicca qui

Crea un account

Non sei ancora iscritto al sito? Registrati ora!  Clicca qui

 
363 visite