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Altro che Meloni sovranista! Si è sottomessa a Biden. L’Occidente è destinato a perdere questa guerr

Altro che Meloni sovranista! Si è sottomessa a Biden. L’Occidente è destinato a perdere questa guerr

 

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2023
(23 febbraio)

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Intervista a Marco de Angelis
da parte di Davide Manlio Ruffolo del quotidiano nazionale "La Notizia"

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Titolo

“Altro che Meloni sovranista! Si è sottomessa a Biden.
L’Occidente è destinato a perdere questa guerra”. 

(scelto dal giornale, non rappresenta necessariamente
il punto di vista centrale dell’intervista)
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Pubblicazione digitale e cartacea: sì, qui
(La Notizia del 23 febbraio 2023)

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Pubblicazione solo digitale: sì, qui sotto 

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1) Si è concluso il tour di Meloni in Polonia e Ucraina. Marco De Angelis, docente all’Università di Lüneburg, qual è il bilancio di questo viaggio?


“La posizione assunta dalla Meloni sin dall’inizio è di chiara e totale sottomissione al capo, ossia a Biden. Ciò è anche comprensibile, considerata la totale inesperienza della Meloni a questi livelli. Il bilancio può essere considerato positivo, dal suo punto di vista ovviamente, perché comunque ha imitato quanto fatto da Biden il giorno prima, il che in qualche modo dà anche più lustro alla sua iniziativa.”


2) Proprio l’incontro tra Meloni e Zelensky non sembra essere andato liscio come la leader sperava. Soprattutto le parole di Berlusconi, criticate da Zelensky, hanno creato non poco imbarazzo alla Meloni. Cosa ne pensa? 


“Berlusconi non ha affermato una propria opinione, ma semplicemente la verità storica, ossia il fatto che l’Ucraina ha bombardato il Donbass e ucciso, umiliato, sottomesso la popolazione russa di quelle regioni, costringendo così Putin, che si sente giustamente il presidente di tutti i russi, quelli dentro e quelli fuori i confini, a intervenire. La Meloni ha correttamente detto che nei fatti il governo ha sempre votato tutto a favore dell’Ucraina e quelle di Berlusconi sono solo parole, non fatti. In questo suo pensiero si rivela proprio la tragicità della situazione in Occidente: i governi votano (i “fatti”) contro il sapere scientifico (le “parole”). Emerge in tal modo proprio il dramma dell’Occidente e di questa guerra: stiamo portando avanti una politica in cui i fatti contraddicono palesemente il sapere. Non potrà andare bene perché il sapere alla fine vince sempre sui fatti, la scienza sulla politica. Per questo motivo l’Occidente è destinato alla lunga a perdere questa guerra.”


3) Da un lato Biden a Varsavia che continua a parlare di ‘vittoria a ogni costo’, dall’altro Putin che dice che comunque non è possibile battere la Russia. Ci sono spiragli per una tregua?


“L’espressione „a ogni costo“ di Biden è una bugia, perché gli USA non hanno inviato e non invieranno soldati a morire per l’Ucraina. Quindi gli americani hanno fatto molto bene i loro calcoli e, come ha ben detto in un’intervista un analista americano per gli USA questa guerra è soltanto un investimento economico: stanno investendo ingenti somme di denaro che ritorneranno però moltiplicate grazie al fatto di aver tolto alla Federazione Russa il mercato europeo, che è ovviamente una fonte enorme di profitti, riservandoselo per sé. Si pensi per es. al gas e alla distruzione del Nord-Stream per mano USANATO, come ormai si sa. Gli USA sono una potenza capitalistica, il cui principio base è la concorrenza, essi pertanto fanno guerre per eliminare concorrenti, in questo caso della Russia, non certo per esportare la democrazia, che è soltanto un paravento per coprire i veri scopi economici e capitalistici delle loro guerre.”


4) Intanto stanno facendo discutere le recenti decisioni di Putin che prima ha detto di aver sospeso l’accordo New Start e dopo ha testato un nuovo super missile. Che idea si è fatto?


“Putin non intende usare per primo l’arma nucleare, l’ha detto più volte. Del resto, la Russia non ha finora mai usato l’arma atomica contro esseri umani, gli USA invece sì. La Russia ha sempre e solo cercato di fare il bene per l’umanità e quando non ci è riuscita, come nel caso della dittatura sovietica, il suo è stato un fallimento dovuto al fatto che nella storia si può sbagliare, ma non al fatto che essa cercasse d’imporre il male. In qualche modo Putin deve pure rispondere alle continue minacce di Biden e dell’Occidente e lo fa ricordandogli che il loro avversario è la prima potenza nucleare del pianeta. Dobbiamo solo sperare che l’Occidente lo capisca e freni prima del muro, non costringendo la Russia per la prima volta nella sua storia a usare l’arma atomica.”


5) Intanto continua a crescere la tensione con il Cremlino che ha annunciato la revoca del decreto del 2012 che garantiva la sovranità della Moldavia. Come interpreta questa mossa?


“È stato del tutto irresponsabile da parte statunitense incitare l’Ucraina a provocare, come ha ben detto Papa Francesco, la Russia, poiché ciò ha messo definitivamente in crisi l’equilibrio geopolitico in quelle regioni che segnano il punto di confine tra l’UE e la Federazione Russa. In particolare, la Polonia è sostenuta attivamente dagli USA nella speranza di far diventare tale Stato, che ha dissapori atavici verso la Russia (e verso la Germania), il nuovo baricentro dell’Europa, al posto evidentemente proprio della Germania. Diversi analisti hanno scritto che questa è alla fin fine una guerra degli USA contro la Germania e, conoscendo dal di dentro quel che avviene in terra tedesca, Le posso dire che sono in costante crescita le voci che in Germania si oppongono a questa insulsa guerra USA. Sabato prossimo ci sarà a Berlino per es. un’importante manifestazione contro l’invio delle armi, che vedrà sfilare insieme sia la sinistra sia la destra. Entrambe denunciano il fatto che la Germania sia ancora una nazione ‘occupata’, costretta pertanto a far quel che dice Washington. Se non ragioniamo in questi termini, non capiamo quel che sta veramente avvenendo a livello geopolitico. Gli USA hanno capito che la Germania è troppo forte economicamente nonché troppo intelligente politicamente, e che pertanto un’UE a trazione tedesca è destinata prima o poi ad affrancarsi dagli USA e a diventare una quarta potenza indipendente. Per questo motivo intendono sostituirla con la Polonia, che non ha neanche lontanamente la personalità storicopolitica della Germania, e a dar vita a un’UE a trazione polacca o in futuro addirittura polaccoucraina. Furbissimi, gli USA hanno capito il grande errore compiuto dall’UE nell’inglobare troppo presto i nuovi Stati dell’est europeo e ora stanno volgendo tal errore a proprio vantaggio. Purtroppo noi Europei occidentali lasciamo fare, ma non so quanto durerà, non credo che la Germania prima o poi non reagisca. I tedeschi non digeriranno mai un’UE a trazione polacco-ucraina e neanche i francesi.”
6) Mentre l’Occidente parla solo di guerra, la Cina proprio in queste ore sta presentando il suo piano di pace. Non trova curioso che Usa e Ue continuino a puntare il dito contro Pechino rea di fare troppo poco per convincere la Russia a fermare le ostilità mentre loro non fanno altro che gettare benzina sul fuoco?


“La Russia come anche la Cina sono nazioni votate alla cooperazione, non alla concorrenza. Il socialismo, per quanto sia sbagliato se inteso come dittatura del proletariato, nondimeno rappresenta nella storia della filosofia politica un principio superiore e più evoluto rispetto a quello del liberismo. La concorrenza tra gli uomini non porta al bene, ma al male; il bene è prodotto invece dalla cooperazione. Per questo motivo filosofico è comprensibile e logico che la Cina si muova per la pace (principio della cooperazione), così com’è logico che gli USA si muovano sempre per la guerra (principio della concorrenza). La vera incognita da un punto di vista storico-filosofico è solo l’UE: si deciderà per la concorrenza o per la cooperazione? La Germania è per vari motivi storici un paese votato alla cooperazione, del resto Marx è un prodotto della cultura idealista e romantica tedesca; gli Stati emergenti dell’est, invece, sembra che stiano tutti assumendo come principioguida della società quello della concorrenza. Per questo motivo la vera posta in gioco al momento è la tenuta dell’Unione Europea, che a questo punto, a mio avviso, non può più reggere alla lunga. Tra gli Stati occidentali dell’Europa, in primis la Germania, e quelli orientali, in primis la Polonia, non c’è una comunanza di vedute e non credo che alla lunga un’Europa così diversa al proprio interno possa reggere. La Cina potrà forse presentare il piano per una tregua provvisoria, ma per una pace definitiva in quelle regioni c’è bisogno di ben altro, e ciò non sarà deciso né a Washington né a Pechino ma in Europa, in particolare a Berlino. Accetterà mai la Germania un’UE a trazione polacco-ucraina? Questa è la vera questione geopolitica del momento”.

 

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