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Lezione 1: Filosofia come Scienza della Saggezza

Lezione 1: Filosofia come Scienza della Saggezza


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FILOSOFIA PER TUTTI

Lezione 1 

Filosofia come ’Scienza della Saggezza’

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La filosofia non è una scienza esteriore rispetto a colui che la studia o la insegna, perché essa fa tutt’uno con la personalità di chi se ne occupa. Non è un ufficio che apre ad una certa ora e chiude ad un’altra, né un lavoro che si può fare per motivi puramente economici, né ancora una scienza che abbia dati oggettivi per esempio misurabili, sperimentabili, indipendenti dallo studioso. Al contrario, essa consiste nell’interiorità, nell’anima di chi la professa. 

In particolare, due sono gli aspetti fondamentali di quest’affascinante disciplina: un primo aspetto, di carattere teoretico, è il sapere, la conoscenza del mondo nel quale, come esseri finiti, ci troviamo a vivere; il secondo, di carattere più pro-priamente pratico,  riguarda l’agire dell’essere umano, il senso che si dà alla propria esistenza in questo mondo, i valori che ne ispirano le azioni. 

Il primo aspetto può essere definito come l’aspetto scientifico, dunque la filoso-fia come ‘scienza’ propriamente detta. Di questo sapere, dunque di questo in-sieme di conoscenze che naturalmente riguardano i principi primi delle scienze, non i loro aspetti specialistici, ha bisogno il filosofo per dedurne delle indicazio-ni per il secondo aspetto, quello pratico. 

Il secondo aspetto può essere definito come ‘saggezza’, ossia una certa capacità di fare delle scelte equilibrate, indovinate nella propria vita, che consentono di viverla nel miglior modo possibile, considerate le circostanze concretamente da-te. 

Il compito della filosofia, infatti, è, sulla base della conoscenza del mondo, for-nire delle indicazioni anzitutto a se stessi, poi eventualmente anche agli altri, utili per condurre una vita saggia ed equilibrata. Da questo punto di vista il termine stesso ‘filosofia’, che dal greco significa ‘amore del sapere’, ma anche la ricerca della saggezza, indica perfettamente questo carattere prettamente esistenziale della filosofia, fortemente legato alla vita di chi se ne occupa. Il filosofo è infatti colui che ama la scienza, ama il sapere in quanto gli fa conoscere il mondo in cui vive, ma li ama non per uno scopo meramente teoretico di pura contemplazione oggettiva di ciò che lo circonda, quanto piuttosto con il forte interesse pratico di ricavare da tale conoscenza delle indicazioni per sapersi poi muovere nelle vicende quotidiane della vita.

Ecco perché introdurre qualcuno alla filosofia, per una persona che viva tale di-sciplina come vocazione e stile di vita, non solo come professione, non può es-sere altro che introdurlo nel proprio mondo interiore, nella temporanea sintesi raggiunta dopo anni ed anni di riflessioni, di studi, di vita etica fatta anche di errori, ripensamenti e correzioni oltre che di successi e realizzazioni positive.

Tale mondo interiore dell’autentico filosofo naturalmente conterrà in sé anche i ‘mondi interiori’ degli altri filosofi precedenti, dei quali naturalmente non si può non tenere conto, quando si elabora una propria filosofia. Ma, per quanto un pensatore autentico possa studiare il pensiero precedente e riferirsi anche ad esso, inevitabilmente lo filtrerà attraverso la propria individuale ed irripetibile per-sonalità, le proprie personali ed altrettanto irripetibili riflessioni e realizzazioni etiche. Pertanto il mondo interiore suo sarà proprio suo, alla fine soltanto suo.

Sintetizzando, la filosofia è allora un atteggiamento di amore del sapere e della scienza per ricavarne un proprio stile di vita razionale, basato sulla conoscenza scientifica del mondo, che definiamo in linea generale ‘saggio’. L’unità dei due aspetti, il sapere propriamente teoretico ed i principi dell’agire pratico, da questo ricavati, formano la ’sapienza’. Per cui alla fine il filosofo può essere anche defi-nito come ’sapiente’.

Il pensatore tedesco Immanuel Kant ha espresso molto bene questa compresenza dei concetti di scienza e di saggezza nel concetto della filosofia ed il rapporto che li lega, nel seguente passo:

“Questa (la filosofia) riferisce tutto alla saggezza, ma per la via della scienza, l’unica che, una volta aperta, non si chiuderà mai più, né consentirà smarrimenti."

(Critica della ragion pura, trad. it. Bari 1977, p. 641).

La filosofia secondo il concetto kantiano può esser definita, allora, come la ‘Scienza della Saggezza’.

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